Alessandro De Bei
Incisore e Pittore.
Nasce a Treviso nel 1971, dopo il diploma al Liceo Artistico, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi sulla Prospettiva nell’opera di Vittore Carpaccio. Contestualmente al suo lavoro come incisore e docente, si occupa di poesia studiando e intessendo rapporti con Mario Luzi, Valerio Magrelli, si occupa attivamente di critica letteraria e di critica d’arte soprattutto dell’opera di Alberto Savinio, oggetto di un suo studio critico.
Nel 1997, si è Specializzato in Tecniche dell’Incisione, dopo aver vinto una Borsa di studio, presso la Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze. A Firenze si appassiona alle acqueforti del magnifico Luigi Bartolini, studiandone nel contempo le opere letterarie, quali, Vita di Anna Stickler, Passeggiata con la ragazza, e altre. La complessa trama di rimandi tra verso poetico e segno inciso, che sottende l’opera degli incisori del Novecento gravitanti attorno alla Stamperia del Bisonte alimenta la sua ricerca artistica e didattica, a partire dall’esposizione dell’opera Incisoria del maestro Mario Calandri, presso la galleria fiorentina del Bisonte situata Oltrarno.
Nello stesso anno inizia la collaborazione con il collettivo artistico l’Officina Arte contemporanea, di Vicenza, condividendo la ricerca artistica con il maestro incisore Giovanni Turria.
Nel 1998 ha vinto il Premio Tiepolo, alla Prima Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Mirano. Tra il 1998 e il 2008 ha partecipato a varie Biennali dell’Incisione e a mostre di carattere nazionale e internazionale: Campobasso, Sesto Fiorentino, Barcellona, Santa Croce sull’Arno, Modica. Nel 2002, la rivista di storia dell’incisione antica e moderna Grafica d’arte, nel numero 51, dedica un articolo alle incisioni calcografiche di Alessandro.
Nel 2003 è inviato a partecipare, con sue incisioni calcografiche, alla prestigiosa mostra per i vent’anni della Scuola il Bisonte, alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Alessandro viene considerato uno degli incisori più rappresentativi di quella che è stata chiamata “La Generazione del Bisonte”.
Nel 2008, la sua mostra Personale” Alessandro De Bei incisioni e dipinti” presso la Galleria Acquafortis di Treviso.
Nel 2009 ha partecipato alla Mostra” Maria Luigia Guaita e il Bisonte”, in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni della Scuola di Grafica, in ricordo della sua fondatrice.
Del 2010, la sua personale di Pittura I Giorni di Ero, ispirati al racconto omonimo della scrittrice e docente Bruna Graziani, e curata dalla stessa, alla Galleria dello Spazio Paraggi a Treviso.
Del 2011, la sua Personale “Germinazioni”, alla Fondazione Benetton Studi e Ricerche Palazzo Bomben a Treviso.
Ha fatto parte dell’Associazione Incisori Veneti, fino al suo scioglimento. Nel 2013 entra a far parte dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei.
Nell’ottobre 2013, espone le sue incisioni calcografiche, in una mostra dell’Associazione Incisori Contemporanei, ” La Permanenza del segno” nella sede della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Collabora con la storica Stamperia d’Arte Busato, di Vicenza. Sue opere calcografiche sono presenti: nell’Archivio del Museo Le Due Matrici di Modica, presso la Fondazione il Bisonte di Firenze, presso il Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo e in varie collezioni private.
Pubblicazioni
Alessandro De Bei Saggio critico: Conversazione con gli spettri. La poetica di Alberto Savinio. Apogeo Editore. Uscita ottobre 2020. Postfazione critica alla raccolta di poesia Sottocosta, di Francesco Crosato, Venezia2018.
Linoleumgrafie originali, quali illustrazioni per il libro “Il bambino ragno” di Andrea Mattarollo, edizione a tiratura limitata, stampa a cura della Tipoteca Italiana di Cornuda, Treviso, nel settembre 2017.
Illustrazioni per il libro “Ometti neri in camera”, di Francesco Crosato, 2011.
Attività critico-letteraria.
Nell’ambito della 4° edizione Festival Letterario CartaCarbone, svoltosi a Treviso, edizione 2017, è stato rappresentato un poema di Alessandro, intitolato” Per una Musa Ritrovata”, omaggio a importanti figure del Novecento quali, Arturo Martini, Giovanni Comisso e Gino Rossi.